Periferie sicure, avviso chiusura per il “Commissariato Tor Pignattara”
La struttura sarà accorpata a quella di Porta Maggiore che dista alcuni chilometri. Attualmente il commissariato di via Gino D'Alloro "serve" 50 mila persone, con un rapporto di un poliziotto ogni 1141 persone
di Barbara Tummolo
Cittadini
sempre più orfani delle Forze dell'Ordine, soprattutto se residenti
nei quartieri periferici della città. Altro che sicurezza, sarebbe più
giusto chiamarla ordinaria in-sicurezza. Se infatti il rapporto
operatore di polizia/ cittadinanza nel centro di Roma equivale a 1/ 219 , rispetto al decisamente più allarmante 1/1141
registrato nel quartiere Tor Pignattara, cosa succederà nel momento in
cui anche questo Commissariato chiuderà? Come sarà possibile garantire
sicurezza, controllo del territorio, repressione dei reati, una volta soppresso il presidio della Polizia? Nessuna domanda retorica, ma solo un grido d'allarme perché questa è la
situazione che si presenterà prossimamente nel quartiere, quando il Commissariato Tor Pignattara di via Gino D'alloro,
chiuderà i battenti. Perché, anche se dalla Questura non sono ancora
chiari i tempi e le modalità in cui ciò avverrà, la notizia resta
confermata. Così come la motivazione di fondo, ovvero data la atavica scarsità di risorse, mezzi di servizio, supporti tecnologici, ecc, si decide di chiudere presidi, forse considerati inutili, poco funzionali, ma fondamentali per la cittadinanza, preferendo gli accorpamenti tra più strutture. In particolare Tor Pignattara sarà accorpato al Commissariato Porta Maggiore,
che dista alcuni chilometri dal centro del quartiere e perciò non
facilmente raggiungibile anche solo per effettuare una denuncia, o una
richiesta di passaporto. Affianco ai 56 poliziotti
che da decenni prestano servizio nel Commissariato, reprimendo reati
che vanno dalle rapine a mano armata, alle violenze, risse e alla
clandestinità, e che prossimamente verranno smistati nelle altre
strutture della città, è sceso il Consap, Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, con azioni di protesta e sit-in contro la sua chiusura. "La
presenza della Polizia è l'unico deterrente che può restituire fiducia
ai cittadini, Roma da mesi sta vivendo un'involuzione in termini di
sicurezza, alle nostre richieste di implementamento delle forze organiche,
sotto di circa 1500 unità, alle rivendicazioni di nuove e corpose
assunzioni, alla istanza di rimodernare i presidi per metterli a norma
con la legge 626/94 ora 81/08, l'unica risposta che abbiamo ricevuto è chiudere", commentano amareggiati i Segretari Provinciali Consap Roma, Giulio Incoronato e Francesco Paolo Russo. "Dopo la chiusura dei commissariati Montesacro, Fregene, Porta del Popolo, Centocelle, la caserma di Tor Bella Monaca, ora il questore di Roma Caruso, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, ha ordinato la chiusura in un colpo solo di Tor Pignattara, Porta Pia, e dei 5 presidi Rai.
Di fronte a questa politica di arretramento della presenza di polizia
nella città di Roma diciamo no e come Consap abbiamo organizzato lo
scorso 1 marzo un sit-in di protesta davanti al Commissariato Tor
Pignattara".
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