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Studio della sequenza ritmica dei fronti dell'isolato.
Solitamente
guardiamo le potenziali griglie in pianta e questo viene fatto
rifugendo dall'idea che un progetto architettonico (all'atto del suo
concepimento) può essere rapportato all'esistente anche in prospetto e
sezione. Per questo ho fatto un bel giro di tutto l'isolato con la
macchina fotografica per cercare sequenze ritmiche scaturite dagli
elementi che materializzano i lunghi prospetti: pieni, vuoti, aggetti
dei balconi, etc. Fatto ciò ho operato un raddrizzamento e tracciato
queste sequenze sia in pianta che in prospetto. |
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Scorrimento su Via Bartolino da Novara |
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Scorrimento su Via di Torpignattara |
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Scorrimento su Via Gabrio Serbelloni |
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Scorrimento su Via Ciro da Urbino |
Indagine sui prospetti per una ricerca di una ipotetica griglia verticale, per poi ribaltarla su piano orizzontale e deformarla
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LE 2 GRIGLIE CONTESTUALI: TRACCE IN PIANTA DELLA SEQUENNZA RITMICA DEI FRONTI DELL'ISOLATO |
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DEFORMAZIONE DELLA GRIGLIA NORD - SUD |
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Plasticita' della deformazione della griglia |
Per fare questa operazione, mi sono servito della macchina fotografica e un programmino di raddrizzamento fotografico open source, messo a disposizione dall' IUAV. La scansione delle ''linee guida'' dei prospetti esistenti dell'isolato
in questione (caratterizzato da una densità abitativa molto alta e da
altezze differenti di edifici dal carattere prettamente residenziale) può ritenersi un ottimo
elemento contributivo al progetto. Infatti mi sono servito di una famiglia di verticali che si trovano in contrasto tra di loro, come ad esempio vuoti /
pieni, pareti lisce / cornici aggettanti e volumi dei balconi, arcate
che segnano gli ingressi, finestre, etc. Un ritmo che parte da questi
elementi esistenti (i quali dialogano fra loro) può servire ad individuare
delle possibili griglie utili per
la modulazione dello spazio di completamento a progetto e per dare un'impronta ai
prospetti. Questa operazione è stata ripetuta per ogni fronte
dell'isolato di Torpignattara. Un po' di attenzione va prestata quando
ci si inoltra dentro l'isolato, nel cuore: luogo tendenzialmente preservato a verde, verso il quale ricade
la fruizione fisica e visiva di tutti i corpi di fabbrica e dove si
materializza sia la conquista policentrica dell'isolato stesso e, quindi i percorsi e flussi
relativi a spazi serventi e serviti, sia la verticalizzazione di attraversamento urbano (ponticello).
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